Milano ha visto nascere e crescere Molteni&C in un costante scambio con i protagonisti dell’architettura e del design come Gio Ponti, Bruno Morassutti e Angelo Mangiarotti, Aldo Rossi e Herzog & de Meuron. L’installazione celebra questa eredità trasformando lo spazio in una metafora della città: una Milano fatta di stratificazioni, di storia e futuro, di solidità e leggerezza, di materia e trasparenza. Un luogo dove il design è cultura e la casa un’espressione autentica di un modo di vivere in equilibrio tra memoria e contemporaneità. Letters to Milan è un racconto di spazi e linguaggi, e dà voce all’interpretazione della città di tre autori, Umberto Fiori, Federica Fracassi e Giorgio Fontana, attraverso gli scrittori che hanno scelto per raccontare Milano.
L'installazione ospita i prodotti della Collezione Molteni&C 2025, tra cui, tra gli altri, la scrivania Aria e la poltrona Linea di Vincent Van Duysen, il divano Emile di Christophe Delcourt, la poltrona Lia di GamFratesi e la riedizione della sedia Monk di Tobia Scarpa.
All’interno della Sala d’Armi, Gio Ponti Objects curata da Elisa Ossino, svela in anteprima mondiale un nuovo capitolo della collaborazione tra Molteni&C, gli eredi Gio Ponti e il suo Archivio: una collezione di oggetti disegnati dal grande maestro che rivivono dopo un lungo processo di ricerca e prototipazione. Mani, cavalli e uccellini, vassoi, portafiori, portacandele, bottiglie di legno e pregiati buccheri, diventano protagonisti di un nuovo paesaggio domestico. Oggetti belli e (im)possibili.
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