Avanguardia e tradizione si tengono per mano da Molteni&C, e si esplicitano in un percorso di valorizzazione di un patrimonio artistico e culturale che dà vita alla Heritage Collection. Si tratta di pezzi iconici della storia del design internazionale, creati per Molteni&C dalle figure più di spicco del ‘900.
Tutto è iniziato con la collezione Gio Ponti, rieditata con successo dal 2012, la mostra “Molteni80!”, la creazione dell’archivio storico e del Molteni Museum. Grazie a queste occasioni sono stati riscoperti tesori dimenticati ed è stato possibile ripartire dall’inizio, nel 1934, dall’origine della modernità. È così che sono emerse tracce di un passato rivelatosi contemporaneo, pieno di intuizioni e sperimentazioni verso il design. Grazie ad un immenso lavoro di archivio è stato possibile rinvenire i primi prototipi di mobili moderni ed unire sapienza artigianale da interpretare con innovazioni tecnologiche, su una materia nobile da plasmare, il legno. Pezzi unici, disegnati per concorsi o per progetti speciali, da far così rivivere in serie e in edizione numerata, firmati Gio Ponti, Werner Blaser, Yasuhiko Itoh, Tobia Scarpa. Grandi maestri che hanno condiviso un affascinante viaggio e nel design con Molteni&C. Un viaggio all’insegna di bellezza e qualità.
La rivisitazione degli arredi iconici progettati da Gio Ponti
Giovanni Ponti, detto Gio, milanese classe 1891, è considerato uno dei maestri dell’architettura italiana, ed è stato anche designer e saggista, tra i più importanti del XX secolo. Alle grandi opere architettoniche che portano la sua inconfondibile firma, si affianca una vasta produzione nel settore dell’arredo, come testimoniano anche le sue tre abitazioni milanesi, completamente arredate “alla Ponti”: quella in via Randaccio nel 1925, Casa Laporte nel 1926 in via Brin e l’ultima, nel 1957, in via Dezza, “manifesto” del suo design domestico. Forme spaziali, futuristiche per i tempi in cui erano state pensate, altissima qualità artigianale e una ricercatezza che li rende senza tempo. Molti dei pezzi firmati Gio Ponti sono stati riportati in auge, grazie ad un lavoro congiunto tra Heritage Collection e Ponti Archives riscoprendosi di un’estetica attuale e raffinata. Come per tutti i progetti della collezione, lo studio attento di disegni, foto e materiali d’epoca ha permesso di riprodurre fedelmente, in tutti i dettagli, capolavori che sembravano dimenticati.
La poltroncina Round D.154.5 di Gio Ponti dalle forme moderne e spaziali
Dopo oltre 60 anni dall’idea originale, rinasce Round (D.154.5), una poltrona creata nel 1954 che è massima espressione dei progetti d’arredo firmati Ponti di quel periodo. L’architetto nei primi anni ‘50, dopo la fine del secondo conflitto mondiale e un particolare sprint per una ricostruzione densa di novità, infatti, si muove verso soluzioni molto innovative legate alla funzionalità e all’essenzialità delle forme. A supportarlo, in questo, c’è la disponibilità di materiali innovativi, che permette quindi di concepire oggetti prima non realizzabili.
Nasce così la Round D.154.5, un nome particolare che deriva dalla forma arrotondata della seduta e degli schienali, detta “a saponetta”, che viene definita anche, dagli addetti ai lavori ‘Otto Pezzi’, come il numero di quelli che la compongono (schienale, seduta, due elementi in compensato curvato e quattro gambe, che avvitandosi alla seduta tengono assieme il tutto). Ponti utilizza per la sua costruzione materiali e tecnologie d’avanguardia, come la Vipla (materiale plastico a imitazione della pelle) per i rivestimenti, compensato curvato per fissare tra loro lo schienale e la seduta, e piedi in metallo con puntale antiscivolo facilmente assemblabili.
Presentata ufficialmente alla XI Triennale di Milano del 1957 (Padiglione Feal), insieme ad altri innovativi arredi Ponti, prodotta in un numero limitato di esemplari, oggi è tra i pezzi più ricercati dai collezionisti e può essere customizzata con un rivestimento ad hoc, utilizzando tutti i tessuti e le pelli della gamma Molteni&C.
Scrittoio D.847.1, quelle forme arrotondate e moderne così artigianali
Rinasce a distanza di oltre 70 anni dal progetto originale, la consolle D.847.1 grazie al progetto di riedizioni Heritage Collection di Molteni&C, in collaborazione con i Gio Ponti Archives. Un capolavoro del design in cui si manifesta l’alta artigianalità della lavorazione del legno massello.
Lo scrittoio ha la peculiarità di possedere un piano con terminali curvati, che assomiglia a un’ala d’aereo, e un piccolo cassetto sottostante con frontale arrotondato, che per i tempi rappresentava una vera novità, per poi diventare uno dei segni distintivi della produzione di Ponti negli anni a venire.
Secondo Salvatore Licitra, curatore dei Gio Ponti Archives, “questo elegante e raffinato scrittoio gioca il suo ruolo di espressione moderna nei profili e nelle proporzioni, classiche e nel contempo innovative, nel gioco delle curve e nell’invenzione di un cassetto elegantemente arrotondato.”
Cassettone D.655.1 e D.655.2, mix di stile e modernità senza tempo
Colore, estro, modernità, e un ricercato gusto estetico. Sono le caratteristiche del cassettone D.655 firmato dall’architetto Gio Ponti. Disegnato in diverse varianti tra il 1952 e il 1955 colpisce per il suo essere senza tempo, perfetto negli ambienti più moderni ma anche per dare un tocco identitario ed originale in quelli classici.
È caratterizzato dai frontali dei cassetti verniciati a mano in colore bianco con maniglie applicate di varie essenze (olmo, noce nazionale, mogano e palissandro). La struttura in essenza di olmo è sostenuta da piedi in ottone satinato.
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