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Un ritratto dell’uomo e dell’architetto, aspirante pittore, promotore ante litteram dell’Italian design che, in più di cinquant’anni di attività, ha sperimentato tutto - arti, mestieri, oggetti, architetture e materiali.
Il film racconta le ragioni della nuova fortuna che lo ha visto, negli ultimi anni, riscoperto e riproposto, come modello di architetto europeo e internazionale.
Basato sulla ricerca di materiali storici - fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, un’intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Con un’intervista esclusiva all’editore Benedikt Taschen, grande amante e collezionista di Ponti.
Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Salvatore Licitra/ Gio Ponti Archives, promosso da Molteni&C, che dal 2012 riedita la Collezione Ponti, un progetto che ha portato alla riscoperta di alcuni arredi disegnati dal grande maestro e mai prodotti in serie. Nuove proiezioni si annunciano nel 2016, dopo Torino, Salerno e Vicenza.
Come tanti arredi di Gio Ponti, la poltrona D.154.2 viene progettata per un committente, anzi, per una villa a Caracas, disegnata da Ponti in ogni minimo dettaglio.
“Vivere alla Ponti” uno stile di vita che ha alimentato una carriera creativa di sei decenni
L’arte della navigazione, la funzione per il viaggio, il segno che si fa icona e il design navale che ha affascinato il maestro Gio Ponti.
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